17.11.12

Out of the forge

Una testa di martello, color della grafite, la superficie piana ma corrotta, fredda,  che batte ogni giorno.

5.11.12

The End of the Affair

"Il mese passato, al forno crematorio, io ti ho chiesto di salvare da me quella ragazza, e tu hai intromesso tra noi tua madre, o così si potrebbe dire. Ma se comincio a credere in ciò, allora dovrei credere nel tuo Dio. Dovrei amare il tuo Dio."

The End of the Affair, Graham  Greene

16.5.12

something i already have

Mi ero detto "non aver paura di perdere niente". In realtà è continuare a capire che è qualcosa che si ha già, perchè il solo fatto  che persone ci vengano messe davanti e ci parlino vuol dire che già ci sono, già ci sono date.  Allora sono molto più grato, e quel volto fa davvero il suo mestiere, è più vero, più significativo, rimanda di più a chi me l'ha dato e io gli voglio più bene, perchè mi libera.

24.4.12

"Qualunque vera amicizia comincia dal fuoco, dal cibo, dalle bevande e dalla percezione della pioggia e del gelo [...] Ogni anima umana, in un certo senso, deve compiere quel gigantesco atto di umiltà che è l'Incarnazione. Ogni uomo deve farsi carne per incontrare i suoi simili"

Ciò che non va nel mondo, G.K. Chesterton

11.2.12

appartenere

 Mi guardo dal di fuori come fossimo due persone
osservo la mia mano che si muove, la sua decisione
da fuori vedo chiaro, quel gesto non è vero
e sento che in quel movimento io non c’ero. 


A volte mi soffermo e guardo il fumo di una sigaretta
la bocca resta aperta, forse troppo, poi si chiude in fretta
si vede chiaramente che cerco un’espressione
che distacco, che fatica questa mia finzione.

Cerco un gesto, un gesto naturale
per essere sicuro che questo corpo è mio
cerco un gesto, un gesto naturale
intero come il nostro Io.

E invece non so niente, sono a pezzi, non so più chi sono
capisco solo che continuamente io mi condiziono
devi essere come un uomo, come un santo, come un dio
per me ci sono sempre i come e non ci sono io.

Per tutte quelle cose buone che non ho ammazzato
chissà nella mia vita quante maschere ho costruito
queste maschere ormai sono una cosa mia
che dolore, che fatica buttarle via. 


Poi però appartieni, ed è la Grazia.

Cerco un gesto naturale, G.Gaber

28.1.12

Era già l'ora


"Sono al porto, è una giornata limpida e il sole è nella sua lunga discesa e la luce è carica d'ambra. Il fiordo è ghiacciato, riflette le navi, i legni del porto e il cielo come se fosse una lastra di metallo satinata o potrebbe sembrare colore puro, solo con qualche imperfezione superficiale. Dove stanno le barche il ghiaccio galleggia, come ci fossero tanti piccoli iceberg, ciascuno uguale a quel quadro di Friedrich che avevamo sul libro di storia dell'arte. Non c'è nessuno qui, due pescatori danesi si sono appena allontanati, gli schiamazzi di gabbiani e anatre in lontananza, la pressione del vento sull'orecchio.
Con chi ricorderò queste cose?"

Con chi ricorderò, in fondo, solo un modo per farle rivivere, pensavo. Lo pensavo anche al porto.
Perchè ero dispiaciuto che andassero perse, che queste cose fossero momentanee, e solo per me in quel momento, come facevano ad essere solo per me, solo per così poco?


Il naufragio della Speranza, Caspar David Friedrich

28.12.11

Contemporary Christmas

"Sono solo un uomo, ho quindi bisogno di segni visibili, il costruire scale di astrazioni mi stanca presto...capisco però che i segni possono essere soltanto umani. Desta dunque un uomo, in un posto qualsiasi della terra e permetti che guardandolo io possa ammirare te"

Milosz