Tu, sballottato nell’instabilità continua
della vita presente, tra tempeste d’ogni sorta,
senza un punto sicuro dove appoggiarti,
tieni ben fisso lo sguardo
al fulgore di questa stella,
se non vuoi essere spazzato via dagli uragani!
Se insorgono i venti delle tentazioni
E t’incagli tra gli scogli delle tribolazioni,
guarda la stella, invoca Maria.
Se sei spinto qua e là dalle onde
Della superbia, dell’ambizione,
della calunnia, dell’emulazione,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira, l’avarizia,
la concupiscenza della carne
squassano la navicella del tuo spirito,
rivolgi la tua attenzione a Maria.
Se, turbato per l’enormità dei tuoi delitti,
confuso per il fetore della tua coscienza,
atterrito per l’orrore del giudizio di Dio,
cominci a precipitare nel baratro della tristezza
e nell’abisso della disperazione,
pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angustie,
nelle perplessità,
pensa a Maria, invoca Maria.
Maria sia sempre nella tua bocca
e nel tuo cuore:
e, per impetrare il soccorso della sua preghiera,
non dimenticare i suoi insegnamenti.
Seguendo i suoi esempi, non ti smarrirai:
invocandola, non perderai speranza;
pensando a lei, non cadrai nell’errore.
Appoggiato a lei, non scivolerai;
sotto la sua protezione, non avrai paura di niente;
con la sua guida, non ti stancherai;
per il suo beneplacito, giungerai a destinazione;
e così sperimenterai in te stesso
quel che significa la frase evangelica:
«E il nome della Vergine era Maria».
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