2.11.10
riflessi
"Potremmo dire che l’ornamento, nei casi migliori, è una specie di involontario sorriso, capace di rischiarare tutta la fatica e la serietà di un duro lavoro."
Heinrich Tessenow
"...rivelando il carattere straordinario presente in quell'universo contadino quotidiano[...]concentrato unicamente nel mostrare ciò che di straordinario esiste al mondo, considerandolo soltanto un anticipo del Paradiso."
Da un libro su Josep Maria Jujol, architetto catalano.
Senza pretendere di definire cosa sia l'ornamento in architettura, ma è senza dubbio la parte che più ci parla di un edificio, ci parla dell'attenzione del progettista/costruttore per l'edificio in relazione alle persone che dovranno viverlo, è un atto di cura, ci parla della funzione di quell'edificio nell'accezione più nobile, cioè quella più umana. Al tempo stesso non si può costruire un'architettura sull'ornamento, sarebbe come costruire la grammatica di una lingua a partire dalle parole che più ci suonano efficaci e belle.
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